lunedì 10 giugno 2013

Spiegare il sapore


Buongiorno to everybody!
Oggi è lunedi. Non so se vi fa una differenza...a me, impiegata senza concetto, parecchia!
E quindi non so come dirvi...alla parola bagel mi si sono risvegliati i sensi. E dire che provengo da un'abbuffata con amici durata tutto ieri e di cui il mio fegato ancora sta elaborando i dati inseriti.
Eh si, perchè M. e Nextlola, mi hanno espressamente chiesto di cosa sanno i bagel. E allora vi dovete cuccare anche tutta la storia, senza la quale...il sapere il sapore non avrebbe l'istesso valore.

Inseguo i bagel da quando li ho conosciuti la prima volta. Aprile del 2001 per l'esattezza.
E li ho conosciuti nella loro veste minore, insaccati ed industriali, di una marca di terz'ordine perchè il mall più vicino a dove abitavamo non era tra i più forniti.
Dopo circa un mese avevo preso 3 kg grazie solo a loro. I preferiti erano quelli alle cipolle, alternati a quelli con l'uvetta.
Uno via l'altro, come i panini di Poldo. 
(Ad onor del vero non disdegnavo i plain, versatili a colazione, con una bella mano di marmellata sopra). Una vera droga.
La folgorazione la ebbi però quando venne a cena il nostro amico Bill (non è il nome generico, egli era davvero Bill e aveva la faccia e l'abbigliamento da Bill).
"Ti piacciono questi schifffi???? sei matta???? questi non sono bagel! questi sono mmerda, vomito...ti porto io a mangiare dei bagel degni di chiamarsi tali!" (Insomma, un antesignano di Bastianich).
E fu così che, per assaggiare dei bagel che non fossero la mmmerda che pure mi piaceva assai, arrivammo a San Diego! (da Irvine, non era proprio come arrivare all'isolato più in là).
Fummo accolti da una sua amica che aveva uno stuolo di figli (c'erano parecchi mormons dell'Ohio in California, per me, una vera fortuna! ma questo vale un altro post!) che ci offrì dei bagel fatti con le sue sante manine, i suoi vispi occhietti azzurri e la sua dentatura perfetta e sempre sorridente, caldi caldi, e serviti nel modo più tradizionale, panna acida e salmone.
Trasalii e svenni.

E ora vengo al punto: che sapore hanno?

Uno che non ci va matto direbbe che in fondo è come un panino al latte, solo più denso.

E non avrebbe tutti i torti, probabilmente. Ma siamo comunque certi di avere davanti un deficiente.

Il Bagel racchiude il dolce e il salato in un equilibrio perfetto. Appaga contemporaneamente le due voglie perchè qualunque farcitura ci metta sentirai sempre in fondo il retrogusto contrario, che rappresenta il suo di più.
E non a caso è una pasta più simile al pane ma ha la forma della ciambella, la sua magia parte anche dall'illusione ottica.
E' lucido e ludico, profuma di lavoro e di amore, di cura domestica. E' democratico, non c'è nessuna farcitura con cui non leghi. E' buffo, sornione, quando lo addenti ti senti bambino perchè è morbido ma non è fonfo (e infatti quelli del mall erano fonfi!! ecco perchè tanta acredine nel povero, saggio Bill!).
E' fatto a forma di salvagente, ricorda l'estate e lo puoi mangiare fresco. Ma caldo è perfetto per le serate di pioggia. Non diventa subito secco, ti aspetta, tanto sa che non arriverà mai a deperire dentro la dispensa.

Last but not the least, per involontario suggerimento di Mr. Incredible, sa di quell'america anni 50-60, di quegli elettrodomestici tanto avanti, di merende nel paniere alla Doris Day, di benessere.

Ecco. I bagel sanno di Boom.

Nonostante sappia perfettamente che il miracolo di quell'assaggio a casa di Kate non si potrà ripetere, sono sempre alla ricerca di qualcosa che almeno gli assomigli (questo succede pure per l'acquacotta di mia nonna, sappiatelo).
I più vicini sono stati quelli londinesi di Brick Lane (se si ha pelo sullo stomaco perchè lì si maneggia soldi e salmone senza distinzioni igieniche). Più "diludenti" ma pur sempre una scoperta, un'àncora di salvataggio potremmo dire, quelli milanesi (dove ho visto che spopolano! ma non li ho provati tutti, andavo pure di corsa, quindi ho ancora speranze).
Non ho provato a farli perchè so che richiedono una certa perizia, che io non ho. Ed è inutile massacrare il sacro.
Proverò questo indirizzo torinese (io pazza! non sapevo nemmeno esistesse!).
Giuro, prometto e spergiuro che se sarà all'altezza dimostrerò la mia gratitudine in ogni modo possibile (anche su richiesta!).



g.

17 commenti:

  1. Mai provato, ma immagino. O anche no che di droghe ne ho già a iosa... ;)

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  2. Non pensavo che una semplice domanda avrebbe innescato questo profluvio di ricordi e sensazioni :D

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  3. I bagel a me ricordano le colazioni a NY in piedi davanti ai baracchini ambulanti. Gli stessi che vendono falafel e gli hot dog con il relish.
    Buonissimi.
    Mangiati altrove non sarebbe la stessa cosa...ciaooo

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    1. ciao superOmo, pure tu hai passato la barriera di blogspot!
      hai ragione...ma sai...io credo nella riproducibilità dell'arte senza perdita dell'aura (il povero benjamin avrà un tracollo nella tomba!)
      i luoghi fanno le cose ma anche le cose fanno i luoghi! ..e se troverò un begel ben fatto, farà del luogo dove l'ho ritrovato, un punto di memoria! :D

      oh, ma che ho detto?

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  4. ciao Nextlolissima! Benvenuta! sei riuscita a superare le forche caudine per accedere a questo dannato blog! :)
    eh si, per me il bagel è un pò come la madaleine di proust!
    non so se si è caRpito il sapore dalla descrizione...ma devo ringraziarti per avermi edotto della scoperta. Tra l'altro quel posto è anche comodamente raggiungibile!
    A questo punto però potreste fare una pazzia tu, M., Rai e Luca (con annessi e connessi ovviamente)....daiiii ssssiiiiii!!! vi aspetto! ammucchiatona con abboffo! :D

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    1. Non credo di riuscire a reggere Raimondo e Luca CONTEMPORANEAMENTE.
      Ma visto che accadrà domani (in piccole dosi mi auguro), ti farò sapere.

      [Commentare su Blogspot è una piaga]

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    2. Accadrà domani! che figo...come l'almanacco del giorno dopo!
      Attendo notizie sulla vostra sopravvivenza! :)
      [lo so, ormai ricevo solo più commenti via mail! Chinerò il capo e trasferirò su wp appena riesco]

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  5. Provo a insinuarmi tra le colonne d'ercole dei captcha del vostro "B"log. Ci provo.
    L'esordio dei miei bagels è New York anche per me, credo con farcitura mitica di pastrami, quasi letterario il tutto. Ma tanti anni di convivenze svedesi hanno portato anche me verso il classicissimo salmone-panna. Il tuo post è divertentissimo e poi ti devo una parola magica che mi apre un mondo di sensazioni finora inafferrabili e inespresse: FONFO. Grazie, j'adore.

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    1. oooohhh! sono estasiata da quanti siano riusciti a passare il buco nero! benvenuta badev! :D
      il pastrami mi mancava!!! nel senso che sono dovuta andare a vedere su google cosa fosse!
      che poi credo di averne fatta una copia casereccia (carne fatta macerare nell'aceto caldo, foglie di alloro e pepe) su indicazione di un mio ex ma forse avevo rimosso il nome!
      devo rifarlo, era squisito! vedi che vuol dire la comunicazione?
      bhè, a "fonfo" posso aggiungere "spatarrare". Ad Ammennicoli è piaciuto tanto! :D

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    2. Ciao Badev, io sono una tua grandisssima ammiratrice.
      Ma le convivenze svedesi ti hanno anche donato anche un po' di quel tocco un magico che riesci a dare alle tue foto o era già opera tua?

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    3. Anche io credo che Badev abbia un grande talento...anzi...più di uno! perchè scrive anche molto bene. Con tutto il rispetto per los otros! :D
      Infatti spero trovi un 5-6 min per un caffè visto che si aggira da queste parti!

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    4. Ah, ecco, dev'essere per via di questo carteggio promozionale il mio aumento di popolarità negli ultimi 3 giorni, potere del web! Per rispondere a "quarto", la fotografia può trovare ispirazione in molte circostanze, però diciamo che le nostre prime reflex io e l'uomo dalle molte "umlaut" nel cognome, le comprammo insieme, anche se la mia passione era iniziata prima. Ho magari un buon occhio, ma le foto, se serve, le tarocco anche un po', la tecnologia aiuta. Sicuramente aiuta l'ispirazione anche viaggiare tanto e visitare le mostre fotografiche. Dopo la Svezia è arrivata la Scozia, sono fatta così.

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  6. Ecco, erano giorni che volevo commentare, poi sti cavolo di captcha non me lo hanno permesso.
    E ora mi sono dimenticata.

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    1. IngaMay causes minis gell nunari ... (mortAccy!)
      Nessun senso dell'ospitalità! Ti capisco.

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    2. Uh! Mica l'ho capito! :)
      Ma io ribadisco che ogni tentativo di trasferimento su WP mi fallisce miserevolmente con richieste strane cui io non oso dare seguito...
      E' peggio di un captcha!!

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  7. Ecco, mi sono ricordata. Volevo dirti: Fai uno squillo a Kate per dirle che arrivo con volo diretto Roma-San Diego. Stasera.

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  8. A questo punto ti direi...faccio uno squillo a Cate e vieni comoda comoda con il trenuccio a Torino!!
    che sono convinta anche io che se Caterina (per la cronaca o voi che vi interessate alla materia! abbiamo qui a Torino Donna Cate che Sa Fare i Bagel! ahahahah! GGGoduriaaaa!)fa qualcosa la fa perfetta...non so...lo direi a intuito! ;)
    e infatti le ho proposto di venire a fare una cooksession a casa mia a settembre...e credi che in mezzo non ci schiaffiamo anche la cheescake??)

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commentate gente, commentate...altrimenti mi avvilisco...