lunedì 27 maggio 2013

PICCOLO: "MOMENTO DI TRASCURABILE FELICITA'"

Grazie a EDP, mi è tornato alla memoria un ricordo.
Lo cito perchè, come momento di trascurabile felicità, posso assestarlo tra la gratificazione edonistica e le piccole vendette personali.
(io e chi so io abbiamo capito) :) 


Un bel po’ di tempo fa (avrei giurato fossero solo un paio d’anni ma ho verificato e ne sono passati 5!!!) vado ad un reading al Circolo dei Lettori di Torino. Dieci autori erano stati invitati a scrivere racconti su oggetti di design diventati per loro, e nella storia del design in generale, di culto. Trascinata da una mia amica che conosceva il gruppo musicale che faceva da sfondo alle letture, gli YoYoMundi, assisto alla serata di un certo Francesco Piccolo, a me del tutto sconosciuto. Ho saputo solo poi che era noto coautore di alcune sceneggiature di Virzì, Moretti, Soldini etc. Ma questo non avrebbe cambiato le cose.
Al termine della serata era previsto che io, la mia amica e gli YoYo si andasse a bere una birra da qualche parte. Tuttavia c’era da aspettare che il gruppo smontasse tutta l’attrezzatura e la caricasse sul furgone. Per ammortizzare l’attesa mi faccio un giro per il Circolo e mi imbatto in F.P. Per noia e per spirito di cazzeggio lo approccio e gli faccio i miei complimenti per il racconto. Per spirito di contraddittorio gli dico anche che io, contrariamente al suo personaggio, sull’autobus sono un po’ stronzetta e non cedo il posto a nessuno (cosa peraltro falsissima perché io mi comporto da sempre come il Signor Giovanni del racconto!!!). Vedo illuminarglisi gli occhi (e oggi so perché...e non nego che la cosa mi ha sorpreso) ed inizia a fare il piacione in un modo così spudorato che a quel punto azzardo “Ma che peccato che abbiano smontato il banchetto mentre chiacchieravamo…avrei voluto acquistarne una copia..”. Ovviamente si fa carico della faccenda portandomi in un’altra sala del Circolo dove aveva la copia che si era tenuto per sé. “Mi dispiace privartene…ma dai lo troverò in libreria…bhè, se insisti..almeno però scrivimi una dedica perché rimanga immortalato il sacrificio…”. E lui sempre più gasato toglie il cappuccio ad una stilografica che spara inchiostro in ogni dove: sulla tovaglia del tavolo, sulla mia sciarpa e sulle sue mani. Cerchiamo tovaglioli e fazzoletti d’emergenza, ci viene da ridere al pensiero dei casini che si accavallano, delle macchie che aumentano e dilagano. Ad un tratto si ferma e mi chiede “Cosa fai stasera?”. Io gli dico che sono con amici e se vuole unirsi … “No non ho voglia, sai, di vedere gente? Preferirei una cosa più tranquilla. Si può fare da te?”. Il tempo di rispondergli che no, non mi sembrava il caso non abitando da sola, che mi sento afferrare la mano nella stretta più vigorosa che io ricordi, accompagnata da queste parole “Stammi bene, io devo andare, ciao!”. E mi ha mollato lì su due piedi, la mano nera d’inchiostro non senza avere anche tentato di tirarmi via dall’altra il libricino che io, invece, con altrettanta tenacia ho trattenuto fino ad ottenere che lo lasciasse.
Ora che ho letto questo però penso che essere descritta in un ricordo (falsato sicuramente dall'uomo che non dirà mai di essere stato rimorchiato da una ciospa) come BELLISSIMA e MOLTO GIOVANE non mi sarebbe dispiaciuto! :D




PS: ammetto però che il libercolo suggerito da EDP contiene delle cose sulle quali rifletti sorridendo. Perchè ti capitano, perchè sono umane, perchè sono descritte alla perfezione. Tipo questa:

4 commenti:

  1. ahahahahaahah..lezione di stile potevi intitolare il post... il suo libro è come il posto sul bus, non lo cede!!! :)

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  2. il tiratira del libro è stato proprio agghiaccianteeee!!! :)
    se lo sarebbe tenuto con tutta la dedica che aveva già scritto poi!

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  3. cara mia, sul conoscere gli scrittori di persona possiamo ragionarci quest'inverno quando ci vediamo. come sulla trascurabile felicità, io è un libercolo ch eho amato per la sue semplicità e perché sa essere cattivo senza remore. Maddai, Piccolo marpione, dio che orrore, con quella pancia lì. aiutomammadimmichenonevero.

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  4. ah! ma allora sei riuscita! grazie! :)
    si si vediamoci...sarà interessante affrontare l'argomento "impressioni sugli scrittori: prima e dopo" e sono sicura ne usciranno dei bei quadrucci!
    quanto al libercolo ha completato il giro, era come un anello mancante.
    Perchè è vero ciò che dici e mi ci sono trovata in più punti, anche quelli meno edificanti già!
    Adesso potrei anche dire, sbulaccando in esagerazione, che uuhmmm, non avrebbe mica funzionato...troppo simili per certi aspetti! :DDD

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