mercoledì 17 aprile 2013

GITA D'ISTRUZIONE

La partenza di un figlio per la gita scolastica è sempre un evento nella vita di una mamma.
Se poi si aggiunge che la mamma è nata apprensiva, una malattia congenita cui non v’è rimedio, l’evento  può definirsi epocale.
Pur consapevole di poter indurre traumi e zavorre psicologiche che poi incideranno seriamente nel budget familiare del futuro adulto (considerate 80€ a seduta se l’analista è un amico di famiglia), la mamma apprensiva non può evitare raccomandazioni del tipo:
-          Non ridere mentre mangi che potrebbe andarti di traverso il boccone
-          Non sporgerti dal parapetto della nave (se siete in coperta) né dall’oblò (se siete in cabina) nemmeno se fosse volato via il pallone…ti ricordi quel film terribile??
-          Mettiti le ciabatte quando sei nella stanza e non camminare sulla moquette dell’albergo..sai…le verruche…
-          Non mangiare cibi che non hai mai assaggiato prima che potrebbero farti allergia
-          Non tenere la macchina fotografica al collo che se te la scippano ti strozzano però tienila al polso che se no te la scippano o ti casca mentre fai le foto
-          Tieni sempre conte documenti e telefono cellulare...e ricordati di caricarlo la sera!!
-          Lavati i denti, fai il bravo  e copriti. Ca va sans dire.
Inutile riferire i plurimi modi con i quali l’adolescente tenti di replicare, nessuno efficace a chetare la povera donna in preda alla furia di immagini delle imminenti sciagure che potrebbero capitare.
La mamma apprensiva arriverà anche a distribuire raccomandazioni ai professori, agli educatori e infine all’autista del pullman, controllando l’alito, la pressione (anche quella delle gomme) e in ultimo verificando se abbia o meno bisogno di un caffè.
Le facce sbigottite e ormai rassegnate come quelle di chi dice si al pazzo, non  la risvegliano dal suo stato di meccanica erogazione di leggi e commi riguardanti il codice della strada, l’uso di alcool e l’obbligo di sosta.
Non paga chiederà anche ad altri genitori di sostenere la causa pretendendo una sorta di delirio di massa e stupendosi del fatto che siano tutti così tranquilli, disposti a salutare semplicemente i propri ragazzi facendo loro "ciaociao" con la mano.
Ovviamente sarà costretta anche lei a fare "ciaociao" con la manina ai vetri marrone scuro del pullman, non sapendo con certezza se quella felpa rossa che si intravede (di spalle) fosse veramente quella di suo figlio, che intanto, approfittando del cinema tenuto dalla genitrice, si è defilato ed è salito a bordo inosservato.
Una volta partiti i ragazzi, un centinaio di genitori si disperdono sulla piazza come topi in fuga, chi di qua chi di là.
La mamma apprensiva andrà a prendere un caffè con qualche parente solidale ed insieme, sorseggiando un cordiale, si lamenteranno del disordine e degli sbalzi ormonali dei figli adolescenti mentre nel frattempo un sms le comunica "ciao mamma!".
Lo so, l'ho descritta così bene, ma così bene che vi sarà venuto il dubbio che parlassi di me.
E invece...

PS: e invece si...sagaci!! :)))

Posted by: grazia

3 commenti:

  1. prova di commento senza registrazione di un account ma solo come anonimo (non veneziano)...

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  2. Per farti vedere che leggo il blog e commenterò. Non posso commentare il post perchè mi manca la materia prima. ;-)
    Loretta

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  3. brava loretta e benvenuta! grazie! :))

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commentate gente, commentate...altrimenti mi avvilisco...